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[In corsivo azzurro la grafia di terzi]
[Scritto fatto sotto dettatura di Don Orione]
Minuta di risposta
Roma, il 21 Sett. 915
Gent.mo Sigr. Avvocato
Francesco Paludi (Cosenza)
Ricevo la sua gradita lettera del 18 corr.
Non ho difficoltà ad ammettere il fratello di Lei tra i figli della Divina Provvidenza, purché egli venga a noi intendendo di abbandonare davvero il mondo, e darsi tutto a Dio in questa nascente Congregazione.
Poiché egli è Chierico, dovrebbe mandarmi subito uno scritto del suo Vescovo con cui dichiari che il giovane non solo non è stato mai allontanato da alcun Seminario o Istituto Religioso, ma che è di buona e religiosa condotta, e che non fece
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mai parte di altre Congregazioni.
Occorrono pure: la fede di nascita, di battesimo, di Cresima, di vaccinazione, e lo stato libero, - e la domanda del postulante in carta semplice e il certificato studi.
Il nostro programma è semplicissimo: l’Istituto è nato in una settimana Santa e ai piedi del Crocifisso, ed ha preso Gesù Cristo Crocifisso per suo stendardo e per sua regola e suo programma.
L’Istituto dei figli della Divina Provvidenza è una società i cui membri aspirano alla perfezione evangelica, aiutandosi a vicenda per conseguirla: esso è una scuola di perfezione, non un’unione di uomini perfetti.
Lo spirito dell’Istituto è spirito di martificazione e rinnegamento pieno e continuo di noi stessi, ed ha per base l’obbedienza usque ad mortem, mortem autem Crucis.
Noi siamo poverissimi, e il nostro spirito vuole essere spirito di fede, e di abbandono e di piena fiducia nella Divina Provvidenza. Dica a Suo fratello che preghi bene la Madonna SS., e che se nella preghiera sente nel suo interno la voce di Dio che lo Chiama a consacrarsi interamente, ad imitare Gesù Cristo ed a seguirlo fin sul Calvario pronto, col divino aiuto, a morire sulla Croce o ai piedi di essa con Lui, nella somma servitù e venerazione alla Santa Chiesa di Roma e ai Vescovi, - io di buon grado, nel nome benedetto di Dio lo accoglierò.
Mi è gradita la circostanza per dirmi di lei Gentilissimo Sigr. Avvocato
Dev.mo servitore