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[Proveniente da Archivio di Patrica, Missionari del Preziosissimo Sangue – Don Michele Colagiovanni]


[I puntini di sospensione indicano parti del discorso mancanti]


Bs. Aires, 24 Ottobre 1935

Pequeño Cottolengo Argentino

Calle Carlos Pellegrini 1441


Buona Signora Nannina,

ogni conforto dal Signore!

Sono queste le parole che mi salirono dal cuore qualche minuto fa nel leggere sui giornali di Bs. Aires la notizia della morte del Suo chiarissimo e cristiano fratello, Prof. Marchiafava, - che qui ha avuto larga eco di compianto, perché anche qui tanto conosciuto pei Suoi lavori, e altamente stimato.

Non so esprimerLe, Buona Sig.ra Nannina, quanta parte prendo al Suo e Loro dolore, e come vorrei trovarmi, anche per poche ore, a Roma per venire da Lei, dal caro Riccardo e nella loro casa a dare un po’ di conforto, da vero amico e da fratello in Cristo.

Alzo la mente e la preghiera al Signore a suffragio del grande spirito, che ci ha temporaneamente lasciati, e continuerò a ricordarLo, nella S. Messa specialmente. Dio lo abbia in gloria! Insieme con l’altro Fratello Memo.



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Non dimenticherò mai la Sua bontà verso di me, e come qualche anno fa, mi visitasse in Via Sette Sale, salendo, alla sua età, tutte quelle scalette, sino al piano più alto. Allora mi disse che l’orecchio che poneva sul mio petto, lo aveva posto tante volte sul petto di quel Santo di Pio X. – Si stimavano tanto reciprocamente! – Penso che Pio X gli sarà andato incontro, per portarselo subito in Paradiso! E così venga, un giorno, incontro anche a noi!

Confortiamoci in questa speranza immortale!

Spero che Lei, il Dott. Riccardo, la Sig.ra Maria e tutti della Famiglia staranno bene; - io pure, grazie a Dio, sto bene e ho tanto lavoro: - direi che mi va crescendo tra le mani. Adesso avrò anche i lebbrosi, - saranno un 300, li ho visitati jeri per la prima volta, - è uno spettacolo che fa pietà.

Andrò anche a confessarli, almeno parecchi che sono italiani, e mi hanno richiesto. Non temano ché mi userò tutte le precauzioni. Dovrò ritardare a venire in Italia perché quello che ho fatto sin qui è nulla, e c’è ancora molto da fare – Pregate per me! –

Ho scritto a Don Sterpi che venga a trovarli in vece mia, almeno qualche volta. Egli presenterà anche alla buona Carolina il Suo figliuolo adottivo Chierico, così avrà un figlio Sacerdote, che pregherà per Lei sempre.

Essa dia pure a Don Sterpi quello che ha disposto, che è come darlo a me. Mando ogni benedizione a tutti cominciando



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[sui lati e bordo superiore della prima pagina]


dal caro Riccardo, che mai dimentico nella S. Messa – La pace del Signore sia sempre nella Loro casa! Addio a tutti: i giorni volano facciamo del bene e prepariamoci del bene per la vita eterna dove saremo sempre uniti come ricordo tutti e sempre molto, molto


(…)


Caro Riccardo dovendo io tardare il ritorno sino forse ad Agosto, sarebbe possibile ottenere pel 1936 per Don Sterpi, che mi sostituisce, il biglietto ferroviario che godevo io? Veda un po’ – E grazie!


(…)


Con animo sempre più profondamente grato a Lei, Signora Nannina, e a tutti distintamente, sono in Gesù Cr. e nella Santa Madonna.


Dev.mo Don Orione FDP


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