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[Minute riguardo al clero tortonese indirizzate a Monsignor Grassi, è la parte retro del foglio del testo 203]


Quest’anno è l’anno dei morti. In principio d’anno avevo fatto un sogno che me ne dovevano morire undici: ora davvero non li conto più. Sia un po’ fatta la volontà di Dio!

Ieri le ho spedito per posta la lettera di convocazione dei propagandisti per giovedì; se Vostra Eccellenza non ci sarà, pregherò Monsignor Vicario di venire Lui. Sorgono delle difficoltà: ieri sera ebbi la visita del Can.co Rognoni e di Don Cogo, essi vorrebbero rimandare il lavoro di propaganda. Ma allora perché mettermi in ballo così: io dovevo andare a Roma, e mi sono fermato, e mandai Don Sterpi perché avevo preso questo impegno: giovedì mi farò il segno della croce, e poi dirò quel che Dio vorrà. Perché ci faremo sempre rimorchiare dai socialisti? Vostra Eccellenza abbia questa informazione in via riservata; quando poi sia qui, le parlerò di tutto. Scevola fece leggere vedere la lettera di Vostra Eccellenza al Can.co Rognoni. Io scrissi invitai anche Scevola, Guardamagna.

Se Vostra Eccellenza mi potesse mandarmi per espresso due parole eccitando al fare lavoro e a fare subito, - io mi ci attaccherei, perché diversamente temo si andrà poi alle calende greche, come sia pur troppo, s’è quasi sempre fatto. Io ho detto



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