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[In corsivo azzurro la grafia di terzi. In questo particolare caso ci sono due altri soggetti sullo stesso testo: Papa Pio X e l’Arcivescovo di Messina Monsignor Letterio. Sarà di volta in volta specificato a chi appartiene la postilla in esame]
[Arcivescovado e Archimandritato di Messina]
[La postilla qui sotto è calligrafia dell’Arcivescovo Monsignor Letterio]
Messina li 4 maggio 1909
Il sottoscritto non può non ammirare la pietà del chiedente e la di costui devozione alle anime sante del Purgatorio e di gran cuore benedicendo l’opera raccomanda ben volentieri l’istanza.
Genuflesso bacia il S. Piede ed implora l’apostolica benedizione.
Letterio Arciv.o ed Arch.a
Beatissimo Padre,
Prostrato al bacio del sacro piede, umilio a Vostra Santità il vivo desiderio che sento nel cuore di innalzare in Messina con l’aiuto di Nostro Signore, e sotto la protezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio e nostra, e del Beato Patriarca S. Giuseppe, una modesta chiesuola, dove continuamente si preghi per le Sante Anime del Purgatorio, e specialmente pei morti del terremoto del 28 Dicembre 1908.
Questa chiesa la fabbricherei poco per volta, con l’aiuto che mi darà la Divina Provvidenza, alla
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Quale è particolarmente consacrata la mia umile Congregazione.
In essa avrei intenzione sorgessero tre altari: uno a Nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso, un altro alla Madonna Santissima Consolatrix afflictarum, e il terzo al glorioso Patriarca S. Giuseppe, Protettore della buona morte.
Desidererei che vi fosse anche uno scurolo con l’altare delle Sante Anime purganti, dove di frequente, a beneficio di Esse, venisse esposto alla adorazione dei fedeli Gesù Sacramentato.
Tutti i quattro altari confido che la bontà della Santa Madre Chiesa si degnerà concedere
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che siano privilegiati, e quello dello scurolo che goda gli stessi privilegi concessi a chi celebra all’altare gregoriano che è presso le catacombe di S. Ciriaca in Roma, a lato della confessione di S. Lorenzo fuori le mura.
Così tutte le Messe che si celebreranno in detta chiesa desidererei fossero da requie, in tutti i giorni dell’anno, eccetto quelli nei quali la S. Chiesa, per ragioni di festa o di solennità √, non crederà opportuno concedere.
[inserisco postilla, la calligrafia in esame è quella del Pontefice Pio X]
√ eccettuati i doppi di I° e di II° classe
Come ebbi ad esporre a Sua Eccell. Rev.ma Mgr. Arcivescovo di Messina,
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supplicherei pure che ogni anno nell’anniversario del terremoto, i cristiani fedeli che si saranno confessati e comunicati, e visiteranno divotamente quella chiesa possano lucrare la indulgenza plenaria in suffragio delle anime del Purgatorio toties quoties, quante volte vi entreranno, e pregheranno pei bisogni di S. Madre Chiesa, e secondo la intenzione dei Sommi Pontefici, - e ciò propriamente dai vespri del 27 Dicembre al tramonto del 28.
Così mi riserbo di domandare al Vostro cuore paterno, o mio Beatissimo Padre, tutti quei tesori spirituali
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che più possono affrettare alle S. Anime del Purgatorio la loro entrata in Paradiso.
Però, affinché la misericordia del Signore sia sopra di me, e Iddio benedica a quest’opera, e Voi, o mio Beatissimo Padre, pure la benediciate, e la approviate, e le concediate ogni favore spirituale, io ho supplicato Sua Eccellenza Rev.ma Mgr D’Arrigo, Arcivescovo di Messina, di benedirla, di approvarla e di degnarsi raccomandarla con una Sua parola e con la Sua autorità di Pastore di questa S. Chiesa
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Messinese, alla benignità della Santa Madre Chiesa e a Voi, o mio dolce e Beatissimo Padre.
Bacio e abbraccio con tutto l’amore di figliuolo i Vostri Santi Piedi, e invoco pure sovra di me, e su quanti in qualunque modo mi aiuteranno, l’Apostolica benedizione diVostra Santità umilissimo figlio in Gesù Cristo
Sacerdote Orione Luigi dell’Opera della Divina Provvidenza
Messina, 2 maggio del 1909,
Patrocinio di S. Giuseppe.
[Inserisco postilla, la calligrafia è quella del Pontefice PioX]
// Opus sanctum a dilecto filio Sac. Aloisio Orione adprobamus et commendamus ac privilegia, in precibus exposita, in Domino libenter concedimus.
Die 7 Maii 1909, Pius PP. X //