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[Scritto originale in Archivio Casa Generale Padri Scalabriniani, numero 1535/3]
[i puntini indicano una parola indecifrabile. Le parole in color fucsia sono mancanti nell’originale dato strappo sul foglio.]
[Patronato de Menores – Casa de Preservaçâo – Rua Francisco Eugenio n°. 228 –
Rio de Janeiro, XVI de Dezembro 1921
“La carità non si misura col metro”
P. Faustino Consoni.
Caro e Venerato mio Padre Faustino,
ho ricevuto l’altra settimana la gradita Sua lettera. L’ho cercata poi tutto ieri per risponderle, ma non l’ho ancora ritrovata. Lei, caro P. Faustino, non solo è autorizzato ad aprire la lettera che ha ricevuto dalla Badessa delle Benedettine a me diretta, ma ogni e qualunque altro
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II
scritto che mi giungesse costì; faccia tutto come fosse Don Orione stesso.
Io ho di lei la più grande stima, la più ampia e illimitata fiducia; e mi sento a lei legato dalla più profonda gratitudine e dalla più dolce carità di fratello in Gesù Cristo.
Quando sono a Sant’Antonio o all’Orfanotrofio Cristoforo Colombo; insomma, quando mi trovo con voialtri di Mgr Scalabrini, sento un grande conforto spirituale, una grande soavità e comunanza di affetti e di lavoro per le anime e per la Santa Chiesa.
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III
Lo dica pure con i suoi fratelli, caro Padre Faustino, il bene che mi fa a vedere la vostra carità; ah è proprio vero, è così: l’amore dei poveri è il più sicuro segno e il più bell’esercizio dell’amore di Dio!
Ah! Dolcissima carità nel Signore, stringi insieme tutti i Religiosi e fa che ci amiamo come fratelli, con grande gioia con grande e perfetta letizia: fa, o Signore, che tutti cooperiamo al trionfo della Chiesa Vostra e della Vostra misericordia
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IV
che tutti ci operiamo, nella carità fraterna, alla perfetta consensione della volontà e dei cuori e delle anime con Gesù Signore nostro, Salvatore e Amore nostro! Fa, o Signore, che insieme con tante anime di Dio, insieme a Mgr Scalabrini, con P. Marchetti, con P. Faustino, con P. Marco e con tutti gli Scalabriniani, anche questo tuo povero servitore, questa ciabatta della Divina Provvidenza ti ami, o mio Dio, e nella tua carità divina si vivifichi e si edifichi e si unifichi ai tuoi Santi in Gesù Cristo Signor Nostro.
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V
Ecco, caro Padre Faustino, che io La voglio spiritualmente e fraternamente abbracciare in Gesù Cristo – e la abbraccio a nome e con l’amore di tutti, di tanti poveri a quali lei fa la carità: “La carità non si fa col metro”. Bravo, Padre Faustino, bravo! La carità si fa col cuore e si misura con l’amore di Gesù Cr. Vada avanti così, sempre così,
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VI
che lei fa il più gran fondamento all’opera di Mgr Scalabrini: sulla carità si edifica, fuori dalla carità si ruina! Solo con la carità e con lo spirito di carità salveremo ancora il mondo e avremo il grande trionfo della Chiesa e di Gesù Cristo! Tutto il resto, poco o tanto, sono fandonie, o fondamenta umane, molto umane!
Intanto le dico che N. Signore sarebbe assai contento che si faccia conoscere di più il suo servo, quello che lei ha sul suo letto, dico il Ven.le Vincenzo Strambi, a cui la misericordia di Nostro
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VII
Signore mi ha particolarmente legato in questi giorno e dopo che Lei mi ha messo a riposare nella sua camera.
Ora il Santo è morto nel 1823, e bisogna mettersi subito a lavorare. E Lei, caro Padre Faustino, interessi anche quel Padre visitatore dei Passionisti ed i Vescovi, perché è anche una grande luce dell’Episcopato. Ho promesso che da povero peccatore, ma prego e pregherò, e andando a Roma, tutto quello che potrò, oh certo che lo farò, aiutandomi
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VIII
la Divina Grazia.
Se i Passionisti lavoreranno di più, la Madonna prenderà per mano molti innocenti e li condurrà loro e presto molti vuoti saranno colmati e molte grandi consolazioni ed aiuti prepara loro il Signore. Dica pure questo ai cari Padri. Dica anche ai Padri che facciano risaltare più di più nella vita la divozione del Venerabile a San Pietro, e l’amore suo al Papa, e il suo petto apostolico nel difendere i diritti della Santa Sede e la libertà della Chiesa di Gesù Cristo. Lei raccolga anche delle offerte, e divulghi in brevi
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IX
e popolari foglietti l’immagine del Venerabile, brevi cenni della sua vita e virtù, e breve preghiera. Io la aiuterò, caro P. Faustino, quanto più. Lei copi quel che vuol copiare e che va detto ai PP. Passionisti e poi stracci pu… …..ma.
Qualche altra cosa glie la dirò a voce.
Abbracciamoci in Gesù Cristo Crocifisso e amiamoci il Gesù Cristo e nella Santa Madonna. Coraggio Padre Faustino, il Paradiso viene.
Suo aff.mo Sac. Orione della Div. Provv.za.
P. S.
Voglia ringraziare tanto per me la Madre Badessa e quando vedrà il Rev.mo P. Abate di S. Bento gli voglia dare questa modesta immagine che tolgo dal mio Breviario e che gli mando pel S. Natale: non ho di meglio. Invece di un Bambino Gesù, gli mando Gesù Crocifisso: Gesù si ama in croce; e lei mi benedica e mi benedica il Padre Abate. Tanti fraterni saluti e tanti auguri anche a tutti della Casa, come dell’orfanotrofio e di Villa Prudente.
La Divina Provvidenza mi manda alcune immagini; allora lei, caro Padre, mi faccia da ….. per Natale, e Deo gratias.