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[Corrispondenza tra don Orione e frate Benedetto – Guido Berardi]
[La prima parte del documento è la busta da lettera che contiene il testo trascritto dopo la linea nera di separazione]
[Il numero fra parentesi indica quante volte è stata sottolineata quella determinata parola]
[I puntini di sospensione indicano parole o frasi mancanti o incomprensibili]
[Piccola Opera della Divina Provvidenza – Tortona]
Con vivissima preghiera di mandarla o portarla subito a Fra Benedetto al Soratte. Ringrazio
Buon Natale a tutti!
e la benedizione di Dio Don Orione.
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[Le parti scritte sul fianco sono riportate in coda perché sono chiaramente I saluti finali]
21 – XII – 932 a. XI
caro fra Benedetto,
Grazia e pace da N. Signore!
Ricevo solo oggi gradita tua del 16 corr.
Dirai a fra Silvestro che farfariello gli ronzerà ancora attorno e cercherà di entrare nella sua fantasia e gli farà dei ragionamenti sottilissimi (4), farà anche il e più che un teologo, il padre spirituale l’asceta, si vestirà da angelo;
stia all’erta! Perché io lo conosco bene, è lui, farfariello, il nemico, la immonda bestia (4); stia saldo nella
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II
fiducia in Dio e del Superiore perché farfariello cercherà di scuotere in lui la fiducia verso il Superiore, - e gli consiglierà dei sotterfugi, e di tacere e fin di fuggire.
Per un po’ tacerà, ma stai quatto e nascosto tra i macigni del Soratte, ma è lì (3), e quella persona lo vede (4).
E confortami il fra Silvestro e tutti, - e a tutti raccomanda che stiano attaccati alla S. obbedienza del Superiore.
Leggerai a fra Silvestro quanto ho scritto per lui – vedi, non ha ancora finito di tentare di portar via Don Castagnetti, facendogli offrire al suo paese un posto molto lucroso, e ha
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III
messo in moto anche i suoi di casa, che ora ha preso di mira fra Silvestro.
E non si fermerà, ma comprendo che già sta combinandomene qualcun’altra.
Quando verrò, a Dio piacendo, al Soratte, dirò di più.
Stiamo attaccati alla Santa Madonna, attaccati alla preghiera umiltà, carità fraterna e al lavoro per santificare la vita, compiendo il comando dato da Dio: nel sudore della fronte ti guadagnerai il pane.
Ora a te, caro Benedetto.
Tu dunque, per l’amore di Dio e per fare amare Gesù e portare anime a Dio
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lascerai di passare tutto il Natale al Soratte, ma, farai in modo di trovarti per lunedì mattino, 26 corr. a Voghera per fare il giullare di Dio benedetto, caro figlio mio.
Ti svestirai da Eremita e ti vestirai da pastore e in fede e umiltà, pregando per la salvezza nostra e delle anime, - darai gloria a Dio così, nel Presepio.
E sta lieto in Domino, e leggi questo ai fratelli, e tutti siano lieti della letizia del Signore, di fare questo sacrificio per Gesù e per le anime – e viva Gesù!
Forse potrai sentire al Soratte o a Sant’Oreste la Messa di
Mezzanotte e trovarti presto giù a Roma, da partire con il
diretto delle verso le
17 (o prima?), che porta la 3a. Se lo perdessi, prendi
piuttosto la 2a, ma bisogna trovarsi a Voghera almeno per
le 11 di lunedì. Il Presepio comincia alle 14 precise –
Hanno cambiato gli orari ferroviari – assicurati appena a Roma.
Forse se giungi presto, potresti fermarti a Tortona dov’è quel tuo vestito dell’anno scorso?
Va alle Sette Sale, - e se non hai danaro, fattene dare – mi raccomando, non ti perdere nella nebbia.
Coraggio, figli miei, immolarci a fare del bene!
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[scritto sul fianco del primo foglio]
Carissimi miei figli,
figli i più cari nel Signore,
a Don Castagnetti e a tutti voi mando i più Santi Auguri e la paterna benedizione del S. Natale.
Vostro aff.mo
In Gesù Cr.
Maria SS.
Sac Orione
FDP