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[Lettera autografa di Don Orione su carta intestata dell’Istituto Divin Salvatore pro missioni all’estero Via delle Sette Sale 22 – Roma. Indirizzata al signor Podestà di Villa Romagnano (Tortona) 1928]





4 Nov.bre 1928

Dell’Era Fascista  a.VII


Egr. Signor Pedestri di Villa-Romagnano,

so quanto sta a cuore a Vostra Signoria ili buon andamento e lo sviluppo dell’Asilo Infantile di codesta borgata, che Ella amministra con tanta saggezza.

E sento di compiere oggi un mio dovere nell’inviare sentiti ringraziamenti a Lei, Signor Podestà, e al Vice, nonché a tutta la laboriosa popolazione di Villa Romagnano per l’interessamento pro Asilo e la benevolenza verso le Suore.

Incoraggiate esse dall’appoggio incontrato, già stanno aprendo un laboratorio di cucito e di ricamo per le fanciulle; a tale scopo hanno affittata un’altra stanza capace, e le ho provviste di macchina a cucire delle più perfezionate.

Prossimamente daranno anche il saggio dell’insegnamento ai bambini, e per agevolare il canto ho acquistato il miglior pianoforte della Ditta Riccardi.

Ma assai più potranno fare quando le Suore avranno un locale adatto.

Ho il piacere di portare a conoscenza della Signoria Vostra che mi è stato donato un bell’appezzamento di terreno in posizione comoda, tutta ben soleggiata e veramente bella.

Se la Signoria Vostra, che so quanto vale, volesse favorirmi un bel progetto, in primavera darei principio ai lavori.

E se la popolazione, durante questa stagione morta dei lavori campestri volesse, - come non ne dubito, - contribuire in generosa e nobile opera per la conduttura del materiale, - in autunno, in quella data che la Signoria Vostra riterrà più opportuno, si potrebbe inaugurare la nuova sede dell’Asilo.

E la costruzione dovrebbe rispondere a tutte le esigenze dell’igiene e della didattica, rispondere alla vera Scuola Materna, com’è voluta dal moderno indirizzo dato dal Governo Nazionale.

E anche esteticamente vorrei fosse tale da servire di modello ai vicini paesi e da far onore a Villa Romagnano, - tanto più che sorgerebbe all’ingresso del paese verso Tortona.

Nella certezza, con questa comunicazione, di aver fatto cosa gradita a Lei e a codesta buona popolazione, - La prego di voler gradire, Signor Podestà, la espressione della mia più alta stima, e del mio grato animo verso di Lei come del Signor  Vice Podestà,- mentre mi raffermo


della Signoria Vostra

Dev.mo e Servitore

Don Orione