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[Testo dattiloscritto su carta intestata della Piccola Opera della Divina Provvidenza – Tortona. Presentazione dei 4 Chierici pellegrini a piedi a Tortona nel 1931]



Tortona, il 19 luglio 1981

S.Vincenzo de’ Paoli.


MOLTO REV. do SIGNORE E FRATELLO NEL SIGNORE,


La grazia e la pace di Gesù Cristo siano sempre con noi!

Mi voglia perdonare se oso rivolgermi al Suo buon cuore e venirLa a pregare d’un’opera di carità, benché a Lei sconosciuto.

Ecco di che si tratta: quattro Chierici di questa nascente Congregazione, detta “LA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA”, mi hanno vivamente pregato perché avessi loro permesso di fare un pellegrinaggio a piedi, in umile spirito di preghiera e di mortificazione, da Roma a Montoliveto Maggiore, da Montoliveto a La Verna e Camaldoli, da Camaldoli alla Madonna della Guardia di Genova, da Genova alla Guardia di Tortona.

Tutto ponderato, mi parve di dover accondiscendere, nella fiducia che ciò avrebbe giovato ad irrobustirli nello spirito e nel corpo, e a far scendere le benedizioni di Dio su questa minima Congregazione, che è nel suo formarsi, e che ha tanto, ma tanto bisogno che il Signore e la Madonna SS. La guardino, la prosperino, ma, sovra tutto, la coprano di misericordia, e la tengano sempre umile e fedele ai piedi della S. Chiesa.

Sono quattro bravi figliuoli che fanno bene sperare, col Divino aiuto: tre studiano alla Università Gregoriana e uno al Seminario Pontificio Lateranense.

Si chiamano:


CESARE ALBINO fu Dante, nato in Altino (S.Michele del Quarto – Venezia)


MERINO IGNAZIO, nato in Salta (Mar del Plata – Argentina)


CAVALIERE FERDINANDO fu Napoleone, nato a Vescovana (Prov. Di Padova)


BELISARIO DANTE di Clemente, nato a Roma.


Portano documenti di identità personale e mia lettera di presentazione. Partono in questi giorni.

Penso che, facilmente, passeranno per codesta Parrocchia. Ora, se avessero a fermarsi, mi fo’ ardito di raccomandarli umilmente alla carità di Vostra Signoria, qualora li vedesse bisognosi di qualche conforto.

Le sarò sempre grato di quanto Ella vorrà fare, e pregherò Iddio che La ricompensi in terra e poi in Paradiso. Perdoni la mia libertà.

Sentitamente mi raccomando alle Sue preghiere, e La prego di avermi per Suo obbl.mo e dev.mo servo e fratello in Gesù Cristo e nella Santa Madonna


Sac. LUIGI ORIONE

Superiore della Piccola Opera

Della Div. Provvidenza.