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[Testo dattiloscritto con correzioni a penna]



IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO


Deo gratis!

Affidati alla Divina Provvidenza, e al gran cuore degli Argentini, nonché a tutti gli uomini e di ogni persona di buona volontà, si inizia in Buenos Aires, nel Nome di Dio e con la benedizione della Chiesa, un’umilissima Opera di fede e di carità, che ha suo scopo di dare asilo, pane e conforto a “los desamparados”, che non hanno potuto trovare aiuto e ricovero presso altre Istituzioni di beneficenza.

Questa Opera prende Essa trae sua vita e spirito dalla carità di Cristo, e suo nome da San Giuseppe Benedetto Cottolengo, che fu Apostolo e Padre dei poveri più infelici.

La Porta del Piccolo Cottolengo Argentino non domanderà a chi entra se abbia un nome ma soltanto se abbia un dolore.


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“CHARITAS CHRISTI URGET NOS” (II Cor., IV)


Quante benedizioni avranno da Dio e dai nostri cari poveri quei generosi che ci daranno aiuto a sollevare tante miserie, a lenire i dolori di quelli che sono come il rifiuto della società!



COME E’ IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO?


Egli ora è, come un piccolo grano di senape, cui basterà la benedizione del Signore per diventare un giorno un grande albero, sui cui rami si poseranno tranquilli gli uccelli. (Matth. c. 13)

Gli uccelli, per noi, qui sono i poveri più abbandonati, nostri fratelli e nostri padroni.



L’OCCHIO DELLA DIVINA PROVVIDENZA


Iddio ama tutte quante le sue creature, ma la sua Provvidenza non può non prediligere i miseri, gli afflitti, gli orfani, gli infermi, i tribolati



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d’ogni maniera, dopo che Gesù Cristo li elevò all’onore di suoi fratelli, dopo che si mostrò loro modello e Capo, sottostando anch’Egli alla povertà, all’abbandono e al dolore, sino al martirio della Croce.

Onde l’occhio della Divina Provvidenza è, particolarmente, in special modo, rivolto sulle creature più sventurate e derelitte.



CHI SI RICEVE AL PICCOLO COTTOLENGO DI BUENOS AIRES? ARGENTINO?



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Pieno di fiducia nella Divina Provvidenza e nella generosità dei buoni, Il Piccolo Cottolengo terrà la porta sempre aperta a qualunque specie di miseria morale e materiale. Agli afflitti e ai disingannati della vita darà conforto e alla luce di Dio fede. Distinti in tante diverse famiglie, accoglierà come fratelli i ciechi, i sordomuti, i deficienti, gli ebeti, storpi, epilettici, vecchi cadenti o inabili al lavoro, ragazzi scrofolosi, malati cronici, bambini e bambine da pochi anni in su: fanciulle nell’età dei pericoli: tutti quelli, insomma, che, per uno altro motivo, hanno bisogno di assistenza, di aiuto, ma che non possono essere ricevuti negli Ospedali o Ricoveri, e che sono siano veramente abbandonati:  di qualunque nazionalità siano, di qualunque religione siano, e anche fossero senza nessuna religione: questi sono quelli che si accettano al Piccolo Cottolengo di Buenos Aires e sue Succursali Iddio è il Padre di tutti.

È ovvio che tutto questo si farà gradualmente, mano mano che si edificherà ci sarà ci sarà posto, confidando in Dio e nell’aiuto di cuori pietosi, - diffidando solo di noi.

Al Cottolengo non ci dovrà mai esserci un posto vuoto.

La nostra debolezza non ci sgomenta: la consideriamo come il trofeo della bontà e della gloria di Gesù Cristo.



COME SI REGGE E COME SI GOVERNA IL COTTOLENGO ARGENTINO?


Nulla è più caro al Signore che la confidenza fiducia in Lui.

E noi vorremmo avere una fede, un coraggio, una fiducia confidenza tanto grande quanto grande è il cuore di Gesù, Crocefisso che ne è il fondamento.



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Il Piccolo Cottolengo Argentino si regge in Domino: sulla fede; vive in Domino, della Divina Provvidenza e della vostra generosità; si governa in Domino, cioè solamente con la carità di Cristo: tutto e solo per amore, sino all’olocausto della nostra vita, col divino aiuto.

Niente impiegati: niente formule burocratiche, che spesso angustiano, se pur non rendono umiliante il bene: niente che somigli ad una amministrazione: - nulla di tutto questo!

Tutto dipende dalla Divina Provvidenza: chi fa tutto è la Divina Provvidenza, e la carità di cuori misericordiosi, mossi dal desiderio di fare il bene, sì e come il Vangelo insegna, a quelli che ne hanno più bisogno.



HA REDDITI IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO DI BUENOS AIRES?


Voi forse crederete che abbiamo fondi e rendite. No, Amici miei, di tutto questo abbiamo meno che niente.

Il Piccolo Cottolengo non ha redditi, e non potrà mai avere redditi di sorta: - va avanti giorno per giorno: “panem nostrum quotidianum”


Quel che Dio è il gran Padre di tutti, che pensa agli uccelli dell’aria e veste i gigli del campo, manda da mani benefiche il pane quotidiano, cioè quel tanto che fa bisogno giorno per giorno.

La nostra borsa sta nelle vostre tasche e nel vostro buon cuore,




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COME SI VIVE AL COTTOLENGO ARGENTINO?


Al Cottolengo manca tutto: è costruito sulla fede, e vive sul frutto d’una carità inestinguibile.

Al Cottolengo si vive allegramente: si prega, si lavora, nella misura consentita dalle forze: si ama Dio, si amano e si servono i poveri. Ne los desamparados si vede e si serve Cristo, in santa e perfetta letizia. Chi più felice di noi?

E anche i nostri cari poveri sono contenti: essi non sono ospiti, non sono dei ricoverati, ma sono i padroni, e noi i loro servi, - così si serve il Signore!


(segue pag. 3 - )

Il Signore!

Quanta è bella la vita al Cottolengo! È una sinfonia di preghiere per i benefattori, di lavoro, di serenità, di canti e di carità!

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a vita beata, cristianamente edificante: - e muoio benedicendo ai loro Benefattori!



ALLE SIGNORE BENEFATTRICI E AI BENEFATTORI


Come già avviene al Cottolengo di Torino, di Genova, di Milano , così a quanti si adopreranno pel Piccolo Cottolengo Argentino, non dubitiamo dire che Iddio darà loro una morte molto consolata.

La loro carità, ricoprendo i peccati, raddolcirà le amarezze e i disinganni della vita, ed essi riceveranno dalla stessa mano di Dio ampia ed eterna mercede delle loro opere buone.



IN CHE MODO SI PUO’ AIUTARE IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO?


In tutti tanti modi: con la preghiera, col danaro e col farlo conoscere a persone di cuore e benefiche.

Poi, tutto quello che avete, e che per Voi non è più utilizzabile, mandatelo al Cottolengo. Ecco: avete un paio di scarpe che non portate più? Ebbene, mandatele al Cottolengo.- Avete lenzuola, camicie logore, biancheria, coperte e abiti usati, cappelli vecchi?- Ebbene Mandateli al Cottolengo. O telefonateci dove e quando possiamo venirli a prendere. Telef.

Tutto è grande, quando è grande il cuore che dà. Come al Cottolengo si ricevono i, cosi detti, rifiuti della società, - così si ricevono pure i rifiuti delle vostre case: mobili disusati o rotti, tavoli, sedie, letti, anche rotti, libri, quadri, stracci, ecc. oggetti da rigattiere, medicinali etc; pane, carne, pasta, farina, legumi, medicinali tutto servevirà a dare pane ai poveri del Piccolo Cottolengo Argentino.

Al Cottolengo siamo tutti più poveri di Voi, cominciando dai Padri, i quali riceveranno con senso di molta gratitudine e in carità dal Molto Rev.do Clero abiti ecclesiastici usati, libri, etc, che serviranno

Al Molto Rev.do Clero il Piccolo Cottolengo Argentino rivolge e umilia il suo reverente saluto in Domino, e anticipando vivissimi ringraziamenti per l’azione benevola che vorrà svolgere nel far conoscere la nuova istituzione, che la quale è stata ampiamente benedetta dall’Ecc.mo Mgr. Nunzio e dagli Ecc.mi Arcivescovi di Buenos Aires e di La Plata.



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(4) bis

Chi poi desiderasse avere al Cottolengo di Buenos Aires intestato qualche letto, un dormitorio, o un padiglione al a nome di persone care, questo al Cottolengo si può fare, lo si avrà anzi lo si ha come atto di vera beneficenza cristiana e si tramanderà in benedizione l’atto dell’insigne Benefattore o Benefattrice e di sua Famiglia.



COLLABORATORI E COLLABORATRICI IN AIUTO


(4) tris

Iddio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!



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