V121T058 V121P052
[Testo dattiloscritto con correzioni a penna]
IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO
Deo gratis!
Affidati alla Divina Provvidenza, e
al gran cuore degli Argentini,
nonché a tutti gli uomini
e di ogni persona di buona volontà, si inizia
in Buenos Aires, nel Nome di Dio e con
la benedizione della Chiesa, un’umilissima Opera di fede e di
carità, che ha suo scopo di dare asilo, pane e conforto a “los
desamparados”, che non hanno potuto
trovare aiuto e ricovero presso altre Istituzioni di beneficenza.
Questa Opera prende
Essa trae sua vita e spirito dalla
carità di Cristo, e suo nome da San
Giuseppe Benedetto Cottolengo, che
fu Apostolo e Padre dei poveri più infelici.
La Porta del Piccolo Cottolengo Argentino non domanderà a chi entra se abbia un nome ma soltanto se abbia un dolore.
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
“CHARITAS CHRISTI URGET NOS” (II Cor., IV)
Quante benedizioni avranno da Dio e dai nostri cari poveri quei generosi che ci daranno aiuto a sollevare tante miserie, a lenire i dolori di quelli che sono come il rifiuto della società!
COME E’ IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO?
Egli ora è, come un piccolo grano di senape, cui basterà la benedizione del Signore per diventare un giorno un grande albero, sui cui rami si poseranno tranquilli gli uccelli. (Matth. c. 13)
Gli uccelli, per
noi, qui sono i poveri più
abbandonati, nostri fratelli e nostri padroni.
L’OCCHIO DELLA DIVINA PROVVIDENZA
Iddio ama tutte quante le sue creature, ma la sua Provvidenza non può non prediligere i miseri, gli afflitti, gli orfani, gli infermi, i tribolati
(2)
d’ogni maniera, dopo che Gesù Cristo li elevò all’onore di suoi fratelli, dopo che si mostrò loro modello e Capo, sottostando anch’Egli alla povertà, all’abbandono e al dolore, sino al martirio della Croce.
Onde l’occhio della Divina Provvidenza è,
particolarmente,
in special modo, rivolto sulle creature
più sventurate e derelitte.
CHI SI RICEVE AL PICCOLO COTTOLENGO DI
BUENOS AIRES? ARGENTINO?
V121P053
Pieno di fiducia nella Divina
Provvidenza e nella generosità dei buoni,
Il Piccolo Cottolengo terrà la porta
sempre aperta a qualunque specie di miseria morale e materiale. Agli
afflitti e ai disingannati della vita
darà conforto e alla
luce di Dio
fede. Distinti in tante diverse famiglie,
accoglierà come fratelli i ciechi, i sordomuti, i deficienti, gli
ebeti, storpi, epilettici, vecchi cadenti o inabili al lavoro,
ragazzi scrofolosi, malati cronici, bambini e bambine da pochi anni
in su: fanciulle nell’età dei pericoli: tutti quelli, insomma,
che, per uno altro motivo, hanno bisogno
di assistenza, di aiuto, ma che non
possono essere ricevuti negli Ospedali o Ricoveri, e che sono
siano veramente abbandonati: di
qualunque nazionalità
siano, di qualunque religione
siano, e
anche fossero senza nessuna
religione: questi
sono quelli che si accettano al Piccolo Cottolengo di Buenos Aires e
sue Succursali Iddio è
il Padre di tutti.
È ovvio che tutto questo si
farà gradualmente,
mano mano che si edificherà ci sarà ci
sarà posto, confidando
in Dio e nell’aiuto di cuori pietosi, - diffidando solo di noi.
Al Cottolengo non ci
dovrà mai esserci
un posto vuoto.
La nostra debolezza non ci sgomenta: la consideriamo come il trofeo della bontà e della gloria di Gesù Cristo.
COME SI REGGE E COME
SI GOVERNA IL COTTOLENGO
ARGENTINO?
Nulla è più caro al Signore che la confidenza
fiducia in Lui.
E noi vorremmo avere una fede, un coraggio, una
fiducia
confidenza tanto grande quanto grande
è il cuore di Gesù,
Crocefisso
che ne è il fondamento.
(3)
Il Piccolo Cottolengo Argentino si regge in Domino: sulla fede; vive in Domino, della Divina Provvidenza e della vostra generosità; si governa in Domino, cioè solamente con la carità di Cristo: tutto e solo per amore, sino all’olocausto della nostra vita, col divino aiuto.
Niente impiegati: niente formule burocratiche, che spesso angustiano, se pur non rendono umiliante il bene: niente che somigli ad una amministrazione: - nulla di tutto questo!
Tutto dipende dalla Divina Provvidenza: chi fa
tutto è la Divina Provvidenza,
e la carità di cuori misericordiosi, mossi dal desiderio di fare il
bene, sì e come il Vangelo insegna, a
quelli che ne hanno più bisogno.
HA REDDITI IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO
DI BUENOS AIRES?
Voi forse crederete che abbiamo fondi e rendite. No, Amici miei, di tutto questo abbiamo meno che niente.
Il Piccolo Cottolengo non ha redditi, e non potrà mai avere redditi di sorta: - va avanti giorno per giorno: “panem nostrum quotidianum”
Quel che Dio è il gran Padre di tutti, che pensa agli uccelli dell’aria e veste i gigli del campo, manda da mani benefiche il pane quotidiano, cioè quel tanto che fa bisogno giorno per giorno.
La nostra borsa sta nelle vostre tasche e nel vostro buon cuore,
V121P054
COME SI VIVE AL COTTOLENGO ARGENTINO?
Al Cottolengo manca tutto: è costruito sulla fede, e vive sul frutto d’una carità inestinguibile.
Al Cottolengo si vive allegramente: si prega, si lavora, nella misura consentita dalle forze: si ama Dio, si amano e si servono i poveri. Ne los desamparados si vede e si serve Cristo, in santa e perfetta letizia. Chi più felice di noi?
E anche i nostri cari poveri sono contenti:
essi non sono ospiti, non sono dei ricoverati, ma sono i padroni, e
noi i loro servi, - così si serve il Signore!
(segue pag. 3 - )
Il Signore!
Quanta è bella la vita al Cottolengo! È una sinfonia di preghiere per i benefattori, di lavoro, di serenità, di canti e di carità!
__________________________________
(4)
a vita beata, cristianamente edificante: - e muoio benedicendo ai loro Benefattori!
ALLE SIGNORE BENEFATTRICI E AI BENEFATTORI
Come già avviene al Cottolengo di Torino, di Genova, di Milano , così a quanti si adopreranno pel Piccolo Cottolengo Argentino, non dubitiamo dire che Iddio darà loro una morte molto consolata.
La loro carità, ricoprendo i peccati, raddolcirà le amarezze e i disinganni della vita, ed essi riceveranno dalla stessa mano di Dio ampia ed eterna mercede delle loro opere buone.
IN CHE MODO SI PUO’ AIUTARE IL PICCOLO COTTOLENGO ARGENTINO?
In tutti
tanti modi: con la preghiera, col danaro
e col farlo conoscere a persone di cuore e benefiche.
Poi, tutto quello che avete, e che per Voi non è più utilizzabile, mandatelo al Cottolengo. Ecco: avete un paio di scarpe che non portate più? Ebbene, mandatele al Cottolengo.- Avete lenzuola, camicie logore, biancheria, coperte e abiti usati, cappelli vecchi?- Ebbene Mandateli al Cottolengo. O telefonateci dove e quando possiamo venirli a prendere. Telef.
Tutto è grande, quando è grande il cuore che
dà. Come al Cottolengo si ricevono i,
cosi detti, rifiuti della società,
- così si ricevono pure i rifiuti delle vostre case:
mobili disusati o rotti, tavoli,
sedie, letti, anche
rotti,
libri, quadri, stracci, ecc.
oggetti da rigattiere, medicinali
etc; pane, carne, pasta, farina, legumi, medicinali
tutto servevirà
a dare
pane ai poveri del Piccolo
Cottolengo Argentino.
Al Cottolengo siamo tutti più poveri di Voi,
cominciando dai Padri, i quali
riceveranno con senso di molta gratitudine e in carità dal Molto
Rev.do Clero abiti ecclesiastici usati,
libri, etc, che serviranno
Al Molto Rev.do
Clero il Piccolo Cottolengo Argentino rivolge e umilia il suo
reverente saluto in Domino,
e
anticipando vivissimi ringraziamenti per
l’azione benevola che vorrà svolgere nel far conoscere la nuova
istituzione, che
la quale è stata ampiamente benedetta
dall’Ecc.mo Mgr. Nunzio e dagli
Ecc.mi Arcivescovi di Buenos Aires e di La Plata.
V121P055
(4) bis
Chi poi desiderasse avere al
Cottolengo di Buenos Aires
intestato qualche letto, un dormitorio, o un padiglione al
a nome di persone care, questo al
Cottolengo si può fare, lo si
avrà anzi lo si ha come atto di vera beneficenza cristiana
e si tramanderà in benedizione l’atto dell’insigne
Benefattore o Benefattrice e di sua Famiglia.
COLLABORATORI E COLLABORATRICI IN AIUTO
(4) tris
Iddio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!