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[Lettera manoscritta su carta intestata della “Piccola Opera della Divina Provvidenza” di Tortona]
Caro Gugliemo,
la grazia di Dio e La Sua pace siano sempre con noi. Ho letto, ora, la gradita tua, piena di sconforto e vengo a dirti una buona parola, perché lo scoraggiamento non fa mai bene, benché ci faccia sperimentare [parte di lettera mancante] nostra miseria, e ci faccia conoscere col fatto che abbiamo bisogno di Dio, che è il solo fonte della forza e del coraggio.
Mi rincresce di non poterti parlare perché, a voce, penso che il conforto che vorrei darti sarebbe più efficace.
Tu devi riconoscere che buona parte del tuo male è, forse, auto suggestione e tristezza specialmente. La tua tristezza non è, al tutto, volontaria, ma tu devi agire contro, - essa è, certo, una prova dolorosa, ma sopportata con calma, padronanza di se e rassegnazione serve a purificare l’anima e a scontare peccati della tua gioventù.
La tristezza tua è permessa da Dio al tuo spirito perché Egli vuole maggiormente purificare da tutto il tuo passato l’anima tua a tutto te stesso e maggiormente [parte di lettera mancante] e stringerti a se.
Fatti animo dunque, caro Guglielmo, scaccia i pensieri tristi e di impossibilità che ti distolgono dal tuo lavoro, dal tuo dovere; pensa quanti padri, quante madri resistono al lavoro, e sanno vincere il male ed essere superiori a sé e ai dolori, per dare pane ai loro figli.
I tuoi Genitori, la tua Mamma e sorella hanno ora bisogno di te: caccia ogni malinconia, e pensa che compi ad un sacro dovere verso i tuoi più Cari, e avanti di lieto animo: la malinconia è il più gran nemico della perfezione cristiana.
Alza a Dio il tuo spirito, abbi illimitata confidenza nel Signore porta la tua croce con letizia: - sta tranquillo che varrai con Don Orione, ma ora resisti quanto è necessario per dare ai tuoi e a me prova della tua resistenza, della tua forza morale, e che, domani, sarai un buon soldato di Cristo.
M’hai detto di scriverti due righe vedi, caro mio Guglielmo, che letterone ti scrivo. Io ti sto spiritualmente vicino, prego per te, per sollevare il tuo spirito, per eccitare [parte di lettera mancante] coraggio e magnanimità perché tu abbia una fede, una […denza] e fiducia illimitata nel Signore e nella Santa Madonna.
Ti abbraccio con cuore di padre in Xto e ti benedico tanto tanto!
Tuo aff.mo Don Orione della Div. Provv.za
Ave Maria e avanti!