V121T085 V121P096
[Lettera autografa del canonico A. Perduca. In alto a destra sono scritte da don Luigi Orione le indicazioni per le correzioni da apportare al testo.]
Abbreviarla
farla mettere in forma più pura, e
più viva da don D. Sparpaglione.
farla subito
non nominare Santuario ma Tempio
Preg.mo Signore,
Ho il piacere di comunicare a V. S. che, alla grazia del Signore e l’aiuto della Madonna, i Figli della Piccola Opera della Div. Provvidenza (D.Orione) hanno potuto soddisfare al vivo desiderio di tutta la popolazione di Fumo e dintorni, tanto in sostituzione del troppo piccolo oratorio che ha servito fin qui inadeguatamente ai suoi bisogni spirituali, una Chiesa, come tutti possono vedere, grandiosa, di nota artistica, la quale, benché quasi solo abbozzata, forma già l’ammirazione di tutti, e che, una volta finita, potrà gareggiare con le migliori Chiese della Diocesi.
Dedicata alla Madonna di Caravaggio, destinata ad essere meta di pellegrinaggio, essa è già considerata dal popolo come un Santuario; e tale sarà realmente, perché la Madonna ne farà una sorgente di grandi e numerose grazie.
Ormai la Chiesa è coperta, a tutti sono contenti; ed io per primo che volentieri vado erogando quel poco che mi resta della somma lasciatami dai miei genitori; e sarò ancora più lieto quando potrò dire: adesso non ne ho più, ho dato tutto per la Madonna. E questo giorno non sarà lontano, perché le grosse note dei fornitori che arrivano giornalmente, ed i molti e costosi lavori che ancora restano da compiere = porte, finestre, altari, cripta, pronao, campanile con campana, pavimento, decorazioni, arredi sacri etc.= porteranno presto la somma a parecchie centinaia di lire.
Perciò, non potendo più arrivarci da solo, mi permetto di rivolgermi a tutti i devoti della Madonna di Caravaggio, ed agli amanti del bene e dell’onore che verrà al paese, perché mi aiutino, secondo le proprie forze, ad affrontare serenamente la situazione.
Già alcuni l’hanno fatto o con denaro, o con giornate di lavoro, o con offerte in natura: a costoro che furono i primi ad incoraggiarmi all’opera, vada la mia più cordiale riconoscenza e l’assicurazione che prego la Madonna a benedirli.
Non parlo dell’opera prestata dai Figli della Divina Provv.za, dal Rev. d. Orione che ha volutola Chiesa così bella e grandiosa, da d. Sterpi e il Sig. Michele Bianchi che furono l’anima di tutto il lavoro; dai Chierici che per tre mesi formarono la muraglia di tutti nel vederli lavorare con tanto slancio e allegria. E’ per loro che c’è la Chiesa, a loro dunque vadano le nostre grazie più vive, la nostra riconoscenza, la nostra preghiera della Madonna perché li benedica.
Ora mi rivolgo a quelli, i quali, pur essendo persuasi che grandi sono le opere per la nuova Chiesa, e che è giusto e moralmente doveroso concorrervi, tuttavia attendono un mio invito per farlo. Ebbene eccolo: = in nome della Madonna invito tutti e ciascuno ad aiutarmi secondo le proprie forze. Che tutti possiate dire: anch’io ho concorso per la casa della Madonna. Mostratele così quanto l’amate e quanto sperate da lei.=
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Preg.mo Sig., l’invito rivolto a tutti, con la presente faccio a lei in particolare, nella speranza, anzi nella certezza che vorrà accoglierlo di buon grado e darmi una mano secondo le sue possibilità.
Prego la Madonna ad ispirarla e benedirla.
Con ossequio
P.S. I nomi degli offerenti saranno segnati con le rispettive offerte su di apposito registro che si depositerà nella cripta ai piedi della statua della Madonna: a suo tempo saranno anche pubblicati.
Il 2 nov, commemorazione di tutti i fedeli defunti, alle ore 10 verrà celebrata nella nuova Chiesa la 1° Santa Messa in suff. Dei nostri poveri morti.