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[Copia lettera autografa di don Orione su carta intestata Piccola Opera della Divina Provvidenza – Via Emilia, 21 – Tortona, inviata alla Contessa Dolores Macchi de Cellere Cobo – Courmayeur (Aosta) ]
Anime! Anime!
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Tortona, li 20 Luglio 1938
Nobilissima Sig.ra Contessa,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Le scrivo che è poco più l’una dopo mezzodì per dirle una sciocchezza, che però può darle un qualche conforto allo spirito, come lo diede a me.
Stamattina dovevo partire per Milano, ma stanotte non mi sentii bene, e, con fatica e sudando, appena potei dir la Messa e far la Comunione ai miei Chierici, - onde ho dovuto sospendere la partenza. E poi mi coricai vestito sul letto, stando un po’ su un po’ giù, preso da singolare spossatezza.
Un po’ prima di mezzo giorno ero dunque sul letto e mezzo addormentato, quando ho fatto un mirabile sogno: ho sognato Mgr¯ Alberti, ma fu una cosa tale che pareva proprio che fosse una sua visita reale qui.- Veda bene, Sig.ra Contessa, che dico che si tratta di un sogno, non altro che un sogno, ma tanto vivo e consolante che non potrò mai esprimere. Era più giovane, come io non lo avevo mai conosciuto, ed era di una serenità e bellezza sovrumana. Non aveva nulla in capo, vestiva una cappa rossa, e dal volto e dallo sguardo una dolcezza santa e ineffabile da non potersi dire. Egli mi parlò due volte ed io parlai a lui con venerazione, dicendogli una cosa a cui io mai avevo pensato. E io a quel punto non saprei più se fosse solo un sogno: Dio mi perdoni!
Comunque sia, è da infinita bontà del Signore che lo ha mandato, certo per darmi conforto, perché la stanchezza che sentivo da alcun tempo non mi pare fosse solo per il lavoro. Ora voglia amare e servire il Signore e la S. Chiesa di più voglio riparare, e convertire tutta la mia vita alla carità di N. Signore, e vivere solo di N. Signore.
Ella, Sig.ra Contessa, voglia pregare a questo scopo.
In quel primo momento ho pensato di scriverLe, perché anche a V. Eccellenza, questo sogno fosse di consolazione e di animo.
Poi sono stato ondeggiante, nel timore di dire cosa sciocca che non meritasse, trattandosi, come su ho scritto, di un sogno. Prego di ritenere la cosa per Sé, e di voler continuare, nella Sua devozione a pregare per Mgr¯ Alberti:- che Ella per carità non sospenda di suffragare l’Anima benedetta per sta sciocchezza di sogno,- vuol dire che, se Egli non ne avrà più bisogno, Gli mettiamo in mano da far la
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carità ad anime forse abbandonate dai loro stessi parenti. E di tutto benediciamo il Signore! Il Quale tutto dispone perché meglio conosciamo le nostre miserie e viviamo piccoli e umili ponendo la nostra fede non nei sogni, ma nella Chiesa, vivendo di Gesù e di soave e di dolcissimo ardore di carità, come visse Mgr¯ Alberti.
Egli prega per noi:
- avanti, avanti nel Signore!
Dopo quello che è capitato mi sento benissimo, e Deo Gratias! – E così potrò lavorare, chè da più giorni non ce la facevo più.
Ho ricevuto la carità Sua di L. 1000:- scusi il ritardo a ringraziarla, - è fatto come la Signoria Sua desidera, per Sé e per i Suoi, specialmente per la persona che tanto Le sta a cuore.
Per la consaputa proposta, preghiamoci su ancora un po’: Iddio conosce le ore e i momenti delle opere che sono sue.
Mi raccomandi al Signore sempre.
Invoco da Gesù una speciale benedizione, ma sempre e indimenticabile e grande Amico Paolo. Gesù lo benedica sempre, e benedica a Lei, Sig.ra Contessa,e a tutti i Suoi Cari.
I poveri figli della Divina Provv.za non La dimenticheremo mai, e Le dicono, per me, tutta la loro gratitudine.
Di V. Eccellenza dev.mo servitore, in Gesù Cri. e nella Santa Madonna,
Sac.te Luigi Orione
dei figli della Divina Provvidenza