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[Lettera scritta a P. Visitatore da Don Orione su carta intestata della PICCOLA OPERA della DIVINA PROVVIDENZA – TORTONA]


Tortona, li 4 Marzo 1940


Mio caro e venerato P. Visitatore,

Il Signore sia sempre con noi!

Come vede Sono ancora a Tortona, ma per più pochi giorni, poi a S. Remo.

Ancora La ringrazio Vostra Eccell. Di tanti disturbi e cure avute per me: Dio La ricompensi!

Grazie a Dio sto bene ed ho ripreso ha celebrare da quattro giorni; - a S. Remo vado e anche volentieri per far piacere un po’ a tutti, non che ne senta il bisogno.

Qui acclusa Le mando una lettera della Arciconfraternita di S. Anna in Roma, che giunta quasi un mese fa. da Roma

La Piccola Opera è stata per ben 25 anni a S. Anna dei Palafrenieri, alle radici del Vaticano, la chiesetta che ora fa da Parrocchia per la Città del Vaticano stesso.

Dopo i Patti Lateranensi, la chiesa essa venne incorporata e fu data agli Agostiniani che da secoli hanno il privilegio d’essere i Parroci del Papa. – La Piccola Opera non poté allora seguire la Confraternita che venne trasferita a S. Caterina della Rota. – era un’ora un po’ grigia per noi. Ma i Confratelli sono sempre elementi del Vaticano: gente che ha i suoi umori e che ha e bisogno di poter comandare un poco e farsi valere ma, in fondo,  brava gente a cui si può fare del bene, e tenerla tenendola timorata di Dio e del S. Padre, presa pel suo verso e in pace tra di loro.

Ci siam fatta compagnia per tanti anni con grande amore di fratelli pei sacerdoti che a S. Caterina della Rota, in questi anni mi dissero pei Sacer. sia stato come un cinematografo  pei Sacerdoti.

Come vede, vorrebbero riaverci.- Non ci darebbero stipendio: le spese di acqua e tasse sarebbero a carico loro, ci passerebbero £ 200 annue per concorrere a pagare la luce.

Si vivrebbe poveri, con le elemosine delle Messe: la Divina Provvidenza come pel passato penserà al resto. Primo vantaggio sarebbe appunto di mantenersi nello spirito di povertà; poi si avrebbe una Chiesetta centrale, vicino a dove stava S. Filippo, dove da svolgere un po’ di bene. Le quattro o cinque camerette andrebbero bene gioverebbero a noi, per quelli che, avendo terminata la Teologia alla Gregoria[na] hanno hanno pur bisogno di fermarsi ancora qualche anno per fare preparare la laurea in Teologia o per fare Diritto o Sacra Scrittura.

Se chi è già Sacerdote e deve dare i gradi dovessero restare alle Sette Sale pren occuperebbero i posti dei Chierici, tanto più ora che vi sono i cinque addetti al telefono del Vaticano.

Alla Confraternita Ad Ognissanti e al S. Filippo non sarebbero posti troppo indicati sarebbero troppo distolti.

Io non ho ancora risposta nulla:

Ora veda Lei Vostra Eccellenza se ritiene debba continuare a trattare o, in bel modo lasciar cadere la cosa: per parte mia sarò felice sia tanto in un modo che nell’altro.